PRIMA
Combattere l'Arte: il Nazismo vs le Avanguardie
Oltre tre milioni di persone poterono osservare le opere di Oskar Kokoschka, Otto Dix, Marc Chagall, Vasilij Kandinskij, Paul Klee, Piet Mondrian, Van Gogh, Ernst Ludwig Kirchner, Edvard Munch, accompagnate da scritte come: "Incompetenti e ciarlatani" o "Un insulto agli eroi tedeschi della Grande Guerra" o ancora "Decadenza sfruttata per scopi letterari e commerciali". Erano presenti tutte le grandi correnti artistiche del primo Novecento: i cubisti, i dadaisti, gli espressionisti, i surrealisti e i fauves.
Il Führer odiava il realismo delle figure umane scomposte, abbruttite o deformi, odiava la critica allo Stato che ne veniva fuori, i sentimenti di paura e angoscia che infondeva. Tutto ciò che risultava criptico poteva celare un messaggio politico. A tutto questo Hitler opponeva l'esaltazione della bellezza dell'arte classica, la sola arte di Stato, pulita e rassicurante.
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Le storie di Hilarius ed Ernst
Mi chiamo Hilarius. Sono un attore e ballerino tedesco, afro-tedesco, uno dei pochi ad essere nati in Germania prima della Prima Guerra mondiale. Nacqui nel 1909 a Dusseldorf. Mia madre, Maria Stuttgen, lavorava in una fabbrica tessile. All'inizio del 1933, dopo che i nazisti presero il potere, tentai di nascondermi, ma la mia visibilità e il colore della mia pelle resero tutto più difficile. Nel giugno del 1933, fui rapito dal mio appartamento di Düsseldorf perché ero comunista. Fui quindi brutalmente torturato e ucciso.
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Hilarius Gilges
Sono un pittore e scultore tedesco. Mi chiamo Ernst Ludwig. Sin da giovane mi appassionai all'arte primitiva e africana. Anche Van Gogh e Gauguin influenzarono molto la mia produzione artistica. Con l'avvento del Nazismo centinaia di mie opere furono sequestrate, rimosse dai musei o esibite nella mostra dedicata all'arte "degenerata", per poi essere distrutte. Non lo sopportai. Nel 1938, misi fine alla mia esistenza.