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Richard Wagner: la musica che ispirò Hitler

Aggiornamento: 17 nov 2019

Musicista investito di un preteso dominio mondiale musicale, culturale, e persino politico con due estremi ideologici, enunciati in due movimentate fasi della sua singolare vita.

Prima anarchico, con attacchi violenti sull'organizzazione sociale, Wagner si trova a fianco e conosce Bakunin.

Poi, l'ex rivoluzionario,improvvisamente si converte agli ideali dell'aristocrazia reazionaria e trova il successo. A Monaco il 21 giugno 1868, rappresentando il patriottico Maestri cantori, non solo fu promosso "compositore nazionale", ma divenne anche il preminente rappresentante della politica culturale del nuovo Impero Tedesco a partire dalla sua fondazione (1871).

Nietzsche quando la musica di Wagner era ormai assurta nella coscienza pubblica a un rango spirituale, con disprezzo accusò Wagner di essere uno "stregone", di trattare la musica come un allucinogeno sonoro" . Impietoso anche Karl Marx, che iniziò a beffeggiare Wagner denominandolo "il musicante di stato". Del resto, prima il musicista disprezzava apertamente Bismarck, poi, quando il politico vinse i francesi, iniziò con abile opportunismo a glorificare l'uomo.

Nella sua residenza di Bayreuth (in soli tre anni era diventato ricco) nel 1874 oltre a incontri di musicisti, diede vita a un "Circolo" per diffondere l'opera del teorico del razzismo Gobineau. Morto Wagner nel 1883, nel 1894 venne fondato nel Circolo Bayreuth la Gobineau Vereneinigung. Compito principale di questo cenacolo: introdurre in Germania l'opera e le teorie del francese ed indottrinare alcuni apostoli per diffondere il suo verbo, "razzismo" che ora si chiama per merito di Marr "antisemitismo".



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